Pope Benedict XVI
Homily at Midnight Mass
Christmas, 2011

La lettura tratta dalla Lettera di san Paolo Apostolo a Tito, che abbiamo appena ascoltato, inizia solennemente con la parola “apparuit”, che ritorna poi di nuovo anche nella lettura della Messa dell’aurora: apparuit “è apparso”. questa una parola programmatica con cui la Chiesa, in modo riassuntivo, vuole esprimere l’essenza del Natale. Prima, gli uomini avevano parlato e creato immagini umane di Dio in molteplici modi. Dio stesso aveva parlato in diversi modi agli uomini (cfr Eb 1,1: lettura nella Messa del giorno). Ma ora è avvenuto qualcosa di pi: Egli è apparso. Si è mostrato. uscito dalla luce inaccessibile in cui dimora. Egli stesso è venuto in mezzo a noi. Questa era per la Chiesa antica la grande gioia del Natale: Dio è apparso. Non è pi soltanto un’idea, non soltanto qualcosa da intuire a partire dalle parole. Egli è “apparso”. The reading from Saint Paul’s Letter to Titus that we have just heard begins solemnly with the word “apparuit”, which then comes back again in the reading at the Dawn Mass: apparuit “there has appeared”.  This is a programmatic word, by which the Church seeks to express synthetically the essence of Christmas.  Formerly, people had spoken of God and formed human images of him in all sorts of different ways.  God himself had spoken in many and various ways to mankind (cf. Heb 1:1 Mass during the Day).  But now something new has happened: he has appeared.  He has revealed himself.  He has emerged from the inaccessible light in which he dwells.  He himself has come into our midst.  This was the great joy of Christmas for the early Church: God has appeared.  No longer is he merely an idea, no longer do we have to form a picture of him on the basis of mere words.  He has “appeared”.
Ma ora ci domandiamo: Come è apparso? Chi è Lui veramente? La lettura della Messa dell’aurora dice al riguardo: “apparvero la bont di Dio e il suo amore per gli uomini” (Tt 3,4). Per gli uomini del tempo precristiano, che di fronte agli orrori e alle contraddizioni del mondo temevano che anche Dio non fosse del tutto buono, ma potesse senz’altro essere anche crudele ed arbitrario, questa era una vera “epifania”, la grande luce che ci è apparsa: Dio è pura bont. Anche oggi, persone che non riescono pi a riconoscere Dio nella fede si domandano se l’ultima potenza che fonda e sorregge il mondo sia veramente buona, o se il male non sia altrettanto potente ed originario quanto il bene e il bello, che in attimi luminosi incontriamo nel nostro cosmo. “Apparvero la bont di Dio e il suo amore per gli uomini”: questa è una nuova e consolante certezza che ci viene donata a Natale. But now we ask: how has he appeared?  Who is he in reality?  The reading at the Dawn Mass goes on to say: “the kindness and love of God our Saviour for mankind were revealed” (Tit 3:4).  For the people of pre-Christian times, whose response to the terrors and contradictions of the world was to fear that God himself might not be good either, that he too might well be cruel and arbitrary, this was a real “epiphany”, the great light that has appeared to us: God is pure goodness.  Today too, people who are no longer able to recognize God through faith are asking whether the ultimate power that underpins and sustains the world is truly good, or whether evil is just as powerful and primordial as the good and the beautiful which we encounter in radiant moments in our world.  “The kindness and love of God our Saviour for mankind were revealed”: this is the new, consoling certainty that is granted to us at Christmas.
In tutte e tre le Messe del Natale la liturgia cita un brano tratto dal Libro del Profeta Isaia, che descrive ancora pi concretamente l’epifania avvenuta a Natale: “Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sar: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sar il suo potere e la pace non avr fine” (Is 9,5s). Non sappiamo se il profeta con questa parola abbia pensato a un qualche bambino nato nel suo periodo storico. Sembra per impossibile. Questo è l’unico testo nell’Antico Testamento in cui di un bambino, di un essere umano si dice: il suo nome sar Dio potente, Padre per sempre. Siamo di fronte ad una visione che va di gran lunga al di l del momento storico verso ci che è misterioso, collocato nel futuro. Un bambino, in tutta la sua debolezza, è Dio potente. Un bambino, in tutta la sua indigenza e dipendenza, è Padre per sempre. “E la pace non avr fine”. Il profeta ne aveva prima parlato come di “una grande luce” e a proposito della pace proveniente da Lui aveva affermato che il bastone dell’aguzzino, ogni calzatura di soldato che marcia rimbombando, ogni mantello intriso di sangue sarebbero stati bruciati (cfr Is 9,1.3-4). In all three Christmas Masses, the liturgy quotes a passage from the Prophet Isaiah, which describes the epiphany that took place at Christmas in greater detail: “A child is born for us, a son given to us and dominion is laid on his shoulders; and this is the name they give him: Wonder-Counsellor, Mighty-God, Eternal-Father, Prince-of-Peace.  Wide is his dominion in a peace that has no end” (Is 9:5f.).  Whether the prophet had a particular child in mind, born during his own period of history, we do not know.  But it seems impossible.  This is the only text in the Old Testament in which it is said of a child, of a human being: his name will be Mighty-God, Eternal-Father.  We are presented with a vision that extends far beyond the historical moment into the mysterious, into the future.  A child, in all its weakness, is Mighty God.  A child, in all its neediness and dependence, is Eternal Father.  And his peace “has no end”.  The prophet had previously described the child as “a great light” and had said of the peace he would usher in that the rod of the oppressor, the footgear of battle, every cloak rolled in blood would be burned (Is 9:1, 3-4).
Dio è apparso come bambino. Proprio cos Egli si contrappone ad ogni violenza e porta un messaggio che è pace. In questo momento, in cui il mondo è continuamente minacciato dalla violenza in molti luoghi e in molteplici modi; in cui ci sono sempre di nuovo bastoni dell’aguzzino e mantelli intrisi di sangue, gridiamo al Signore: Tu, il Dio potente, sei apparso come bambino e ti sei mostrato a noi come Colui che ci ama e mediante il quale l’amore vincer. E ci hai fatto capire che, insieme con Te, dobbiamo essere operatori di pace. Amiamo il Tuo essere bambino, la Tua non violenza, ma soffriamo per il fatto che la violenza perdura nel mondo, e cos Ti preghiamo anche: dimostra la Tua potenza, o Dio. In questo nostro tempo, in questo nostro mondo, fa’ che i bastoni dell’aguzzino, i mantelli intrisi di sangue e gli stivali rimbombanti dei soldati vengano bruciati, cos che la Tua pace vinca in questo nostro mondo. God has appeared as a child.  It is in this guise that he pits himself against all violence and brings a message that is peace.  At this hour, when the world is continually threatened by violence in so many places and in so many different ways, when over and over again there are oppressors’ rods and bloodstained cloaks, we cry out to the Lord: O mighty God, you have appeared as a child and you have revealed yourself to us as the One who loves us, the One through whom love will triumph.  And you have shown us that we must be peacemakers with you.  We love your childish estate, your powerlessness, but we suffer from the continuing presence of violence in the world, and so we also ask you: manifest your power, O God.  In this time of ours, in this world of ours, cause the oppressors’ rods, the cloaks rolled in blood and the footgear of battle to be burned, so that your peace may triumph in this world of ours.
Natale è epifania il manifestarsi di Dio e della sua grande luce in un bambino che è nato per noi. Nato nella stalla di Betlemme, non nei palazzi dei re. Quando, nel 1223, San Francesco di Assisi celebr a Greccio il Natale con un bue e un asino e una mangiatoia piena di fieno, si rese visibile una nuova dimensione del mistero del Natale... Attraverso di lui e mediante il suo modo di credere è accaduto qualcosa di nuovo: Francesco ha scoperto in una profondit tutta nuova l’umanit di Ges. Questo essere uomo da parte di Dio gli si rese evidente al massimo nel momento in cui il Figlio di Dio, nato dalla Vergine Maria, fu avvolto in fasce e venne posto in una mangiatoia. La risurrezione presuppone l’incarnazione. Il Figlio di Dio come bambino, come vero figlio di uomo questo tocc profondamente il cuore del Santo di Assisi, trasformando la fede in amore. “Apparvero la bont di Dio e il suo amore per gli uomini”: questa frase di san Paolo acquistava cos una profondit tutta nuova. Nel bambino nella stalla di Betlemme, si pu, per cos dire, toccare Dio e accarezzarlo... Christmas is an epiphany the appearing of God and of his great light in a child that is born for us.  Born in a stable in Bethlehem, not in the palaces of kings.  In 1223, when Saint Francis of Assisi celebrated Christmas in Greccio with an ox and an ass and a manger full of hay, a new dimension of the mystery of Christmas came to light.... Through him and the character of his faith, something new took place: Francis discovered Jesus’ humanity in an entirely new depth.  This human existence of God became most visible to him at the moment when God’s Son, born of the Virgin Mary, was wrapped in swaddling clothes and laid in a manger.  The Resurrection presupposes the Incarnation.  For God’s Son to take the form of a child, a truly human child, made a profound impression on the heart of the Saint of Assisi, transforming faith into love.  “The kindness and love of God our Saviour for mankind were revealed” this phrase of Saint Paul now acquired an entirely new depth.  In the child born in the stable at Bethlehem, we can as it were touch and caress God...
Chi oggi vuole entrare nella chiesa della Nativit di Ges a Betlemme, scopre che il portale, che un tempo era alto cinque metri e mezzo e attraverso il quale gli imperatori e i califfi entravano nell'edificio, è stato in gran parte murato. rimasta soltanto una bassa apertura di un metro e mezzo. L'intenzione era probabilmente di proteggere meglio la chiesa contro eventuali assalti, ma soprattutto di evitare che si entrasse a cavallo nella casa di Dio. Chi desidera entrare nel luogo della nascita di Ges, deve chinarsi. Today, anyone wishing to enter the Church of Jesus' Nativity in Bethlehem will find that the doorway five and a half metres high, through which emperors and caliphs used to enter the building, is now largely walled up. Only a low opening of one and a half metres has remained. The intention was probably to provide the church with better protection from attack, but above all to prevent people from entering God's house on horseback. Anyone wishing to enter the place of Jesus' birth has to bend down.
Mi sembra che in ci si manifesti una verit pi profonda, dalla quale vogliamo lasciarci toccare in questa Notte santa: se vogliamo trovare il Dio apparso quale bambino, allora dobbiamo scendere dal cavallo della nostra ragione "illuminata". Dobbiamo deporre le nostre false certezze, la nostra superbia intellettuale, che ci impedisce di percepire la vicinanza di Dio. Dobbiamo seguire il cammino interiore di san Francesco - il cammino verso quell'estrema semplicit esteriore ed interiore che rende il cuore capace di vedere. Dobbiamo chinarci, andare spiritualmente, per cos dire, a piedi, per poter entrare attraverso il portale della fede ed incontrare il Dio che è diverso dai nostri pregiudizi e dalle nostre opinioni: il Dio che si nasconde nell'umilt di un bimbo appena nato. It seems to me that a deeper truth is revealed here, which should touch our hearts on this holy night: if we want to find the God who appeared as a child, then we must dismount from the high horse of our "enlightened" reason. We must set aside our false certainties, our intellectual pride, which prevents us from recognizing God's closeness. We must follow the interior path of Saint Francis - the path leading to that ultimate outward and inward simplicity which enables the heart to see. We must bend down, spiritually we must as it were go on foot, in order to pass through the portal of faith and encounter the God who is so different from our prejudices and opinions - the God who conceals himself in the humility of a newborn baby...