La lettura tratta dalla Lettera di san Paolo Apostolo a
Tito, che abbiamo appena ascoltato, inizia solennemente con la parola “apparuit”,
che ritorna poi di nuovo anche nella lettura della Messa dell’aurora: apparuit
“è apparso”. questa una parola programmatica con cui la Chiesa, in modo
riassuntivo, vuole esprimere l’essenza del Natale. Prima, gli uomini avevano
parlato e creato immagini umane di Dio in molteplici modi. Dio stesso aveva
parlato in diversi modi agli uomini (cfr Eb 1,1: lettura nella Messa del
giorno). Ma ora è avvenuto qualcosa di pi: Egli è apparso. Si è mostrato.
uscito dalla luce inaccessibile in cui dimora. Egli stesso è venuto in mezzo
a noi. Questa era per la Chiesa antica la grande gioia del Natale: Dio è
apparso. Non è pi soltanto un’idea, non soltanto qualcosa da intuire a partire
dalle parole. Egli è “apparso”.
| The reading from Saint Paul’s Letter to Titus that we have just heard begins
solemnly with the word “apparuit”, which then comes back again in the
reading at the Dawn Mass: apparuit “there has appeared”. This is
a programmatic word, by which the Church seeks to express synthetically the
essence of Christmas. Formerly, people had spoken of God and formed human
images of him in all sorts of different ways. God himself had spoken in
many and various ways to mankind (cf. Heb 1:1 Mass during the
Day). But now something new has happened: he has appeared. He has
revealed himself. He has emerged from the inaccessible light in which he
dwells. He himself has come into our midst. This was the great joy
of Christmas for the early Church: God has appeared. No longer is he
merely an idea, no longer do we have to form a picture of him on the basis of
mere words. He has “appeared”.
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Ma ora ci domandiamo: Come è apparso? Chi è Lui
veramente? La lettura della Messa dell’aurora dice al riguardo: “apparvero la
bont di Dio e il suo amore per gli uomini” (Tt 3,4). Per gli uomini
del tempo precristiano, che di fronte agli orrori e alle contraddizioni del
mondo temevano che anche Dio non fosse del tutto buono, ma potesse senz’altro
essere anche crudele ed arbitrario, questa era una vera “epifania”, la grande
luce che ci è apparsa: Dio è pura bont. Anche oggi, persone che non riescono
pi a riconoscere Dio nella fede si domandano se l’ultima potenza che fonda e
sorregge il mondo sia veramente buona, o se il male non sia altrettanto potente
ed originario quanto il bene e il bello, che in attimi luminosi incontriamo nel
nostro cosmo. “Apparvero la bont di Dio e il suo amore per gli uomini”:
questa è una nuova e consolante certezza che ci viene donata a Natale.
| But now we ask: how has he appeared? Who is he in reality? The reading at the Dawn Mass goes
on to say: “the kindness and love of God our Saviour for mankind were revealed”
(Tit 3:4). For the people of pre-Christian times, whose response
to the terrors and contradictions of the world was to fear that God himself
might not be good either, that he too might well be cruel and arbitrary, this
was a real “epiphany”, the great light that has appeared to us: God is pure
goodness. Today too, people who are no longer able to recognize God
through faith are asking whether the ultimate power that underpins and sustains
the world is truly good, or whether evil is just as powerful and primordial as
the good and the beautiful which we encounter in radiant moments in our
world. “The kindness and love of God our Saviour for mankind were
revealed”: this is the new, consoling certainty that is granted to us at Christmas.
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In tutte e tre le Messe del Natale la liturgia cita un brano tratto dal
Libro del Profeta Isaia, che descrive ancora pi concretamente l’epifania
avvenuta a Natale: “Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle
sue spalle è il potere e il suo nome sar: Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace. Grande sar il suo potere e la pace non
avr fine” (Is 9,5s). Non sappiamo se il profeta con questa parola abbia
pensato a un qualche bambino nato nel suo periodo storico. Sembra per
impossibile. Questo è l’unico testo nell’Antico Testamento in cui di un
bambino, di un essere umano si dice: il suo nome sar Dio potente, Padre per
sempre. Siamo di fronte ad una visione che va di gran lunga al di l del
momento storico verso ci che è misterioso, collocato nel futuro. Un bambino,
in tutta la sua debolezza, è Dio potente. Un bambino, in tutta la sua indigenza
e dipendenza, è Padre per sempre. “E la pace non avr fine”. Il profeta ne
aveva prima parlato come di “una grande luce” e a proposito della pace
proveniente da Lui aveva affermato che il bastone dell’aguzzino, ogni calzatura
di soldato che marcia rimbombando, ogni mantello intriso di sangue sarebbero
stati bruciati (cfr Is 9,1.3-4).
| In all three Christmas Masses, the liturgy quotes a passage from the Prophet
Isaiah, which describes the epiphany that took place at Christmas in greater
detail: “A child is born for us, a son given to us and dominion is laid on his
shoulders; and this is the name they give him: Wonder-Counsellor, Mighty-God,
Eternal-Father, Prince-of-Peace. Wide is his dominion in a peace that has
no end” (Is 9:5f.). Whether the prophet had a particular child in
mind, born during his own period of history, we do not know. But it seems
impossible. This is the only text in the Old Testament in which it is
said of a child, of a human being: his name will be Mighty-God,
Eternal-Father. We are presented with a vision that extends far beyond the
historical moment into the mysterious, into the future. A child, in all
its weakness, is Mighty God. A child, in all its neediness and
dependence, is Eternal Father. And his peace “has no end”. The
prophet had previously described the child as “a great light” and had said of
the peace he would usher in that the rod of the oppressor, the footgear of
battle, every cloak rolled in blood would be burned (Is 9:1, 3-4).
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Dio è apparso come bambino. Proprio cos Egli si contrappone ad ogni
violenza e porta un messaggio che è pace. In questo momento, in cui il mondo è
continuamente minacciato dalla violenza in molti luoghi e in molteplici modi;
in cui ci sono sempre di nuovo bastoni dell’aguzzino e mantelli intrisi di
sangue, gridiamo al Signore: Tu, il Dio potente, sei apparso come bambino e ti
sei mostrato a noi come Colui che ci ama e mediante il quale l’amore vincer. E
ci hai fatto capire che, insieme con Te, dobbiamo essere operatori di pace.
Amiamo il Tuo essere bambino, la Tua non violenza, ma soffriamo per il fatto
che la violenza perdura nel mondo, e cos Ti preghiamo anche: dimostra la Tua
potenza, o Dio. In questo nostro tempo, in questo nostro mondo, fa’ che i
bastoni dell’aguzzino, i mantelli intrisi di sangue e gli stivali rimbombanti
dei soldati vengano bruciati, cos che la Tua pace vinca in questo nostro
mondo.
| God has appeared as a child. It is in this guise that he pits
himself against all violence and brings a message that is peace. At this
hour, when the world is continually threatened by violence in so many places
and in so many different ways, when over and over again there are oppressors’
rods and bloodstained cloaks, we cry out to the Lord: O mighty God, you have
appeared as a child and you have revealed yourself to us as the One who loves
us, the One through whom love will triumph. And you have shown us that we
must be peacemakers with you. We love your childish estate, your
powerlessness, but we suffer from the continuing presence of violence in the
world, and so we also ask you: manifest your power, O God. In this time
of ours, in this world of ours, cause the oppressors’ rods, the cloaks rolled
in blood and the footgear of battle to be burned, so that your peace may
triumph in this world of ours.
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Natale è epifania il manifestarsi di Dio e della sua grande luce in un
bambino che è nato per noi. Nato nella stalla di Betlemme, non nei palazzi dei
re. Quando, nel 1223, San Francesco di Assisi celebr a Greccio il Natale con
un bue e un asino e una mangiatoia piena di fieno, si rese visibile una nuova
dimensione del mistero del Natale... Attraverso di lui e mediante il suo modo di credere è accaduto
qualcosa di nuovo: Francesco ha scoperto in una profondit tutta nuova
l’umanit di Ges. Questo essere uomo da parte di Dio gli si rese evidente al
massimo nel momento in cui il Figlio di Dio, nato dalla Vergine Maria, fu
avvolto in fasce e venne posto in una mangiatoia. La risurrezione presuppone
l’incarnazione. Il Figlio di Dio come bambino, come vero figlio di uomo
questo tocc profondamente il cuore del Santo di Assisi, trasformando la fede
in amore. “Apparvero la bont di Dio e il suo amore per gli uomini”: questa
frase di san Paolo acquistava cos una profondit tutta nuova. Nel bambino
nella stalla di Betlemme, si pu, per cos dire, toccare Dio e accarezzarlo...
| Christmas is an epiphany the appearing of God and of his great light in a
child that is born for us. Born in a stable in Bethlehem, not in the
palaces of kings. In 1223, when Saint Francis of Assisi celebrated
Christmas in Greccio with an ox and an ass and a manger full of hay, a new
dimension of the mystery of Christmas came to light.... Through him and the
character of his faith, something new took place: Francis discovered Jesus’
humanity in an entirely new depth. This human existence of God became most
visible to him at the moment when God’s Son, born of the Virgin Mary, was
wrapped in swaddling clothes and laid in a manger. The Resurrection
presupposes the Incarnation. For God’s Son to take the form of a child, a
truly human child, made a profound impression on the heart of the Saint of
Assisi, transforming faith into love. “The kindness and love of God our
Saviour for mankind were revealed” this phrase of Saint Paul now acquired an
entirely new depth. In the child born in the stable at Bethlehem, we can
as it were touch and caress God...
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Chi oggi vuole entrare nella chiesa della Nativit di Ges a Betlemme, scopre che il portale, che un tempo era alto cinque metri e mezzo e attraverso il quale gli imperatori e i califfi entravano nell'edificio, è stato in gran parte murato. rimasta soltanto una bassa apertura di un metro e mezzo. L'intenzione era probabilmente di proteggere meglio la chiesa contro eventuali assalti, ma soprattutto di evitare che si entrasse a cavallo nella casa di Dio. Chi desidera entrare nel luogo della nascita di Ges, deve chinarsi.
| Today, anyone wishing to enter the Church of Jesus' Nativity in Bethlehem will find that the doorway five and a half metres high, through which emperors and caliphs used to enter the building, is now largely walled up. Only a low opening of one and a half metres has remained. The intention was probably to provide the church with better protection from attack, but above all to prevent people from entering God's house on horseback. Anyone wishing to enter the place of Jesus' birth has to bend down.
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Mi sembra che in ci si manifesti una verit pi profonda, dalla quale vogliamo lasciarci toccare in questa Notte santa: se vogliamo trovare il Dio apparso quale bambino, allora dobbiamo scendere dal cavallo della nostra ragione "illuminata". Dobbiamo deporre le nostre false certezze, la nostra superbia intellettuale, che ci impedisce di percepire la vicinanza di Dio. Dobbiamo seguire il cammino interiore di san Francesco - il cammino verso quell'estrema semplicit esteriore ed interiore che rende il cuore capace di vedere. Dobbiamo chinarci, andare spiritualmente, per cos dire, a piedi, per poter entrare attraverso il portale della fede ed incontrare il Dio che è diverso dai nostri pregiudizi e dalle nostre opinioni: il Dio che si nasconde nell'umilt di un bimbo appena nato.
| It seems to me that a deeper truth is revealed here, which should touch our hearts on this holy night: if we want to find the God who appeared as a child, then we must dismount from the high horse of our "enlightened" reason. We must set aside our false certainties, our intellectual pride, which prevents us from recognizing God's closeness. We must follow the interior path of Saint Francis - the path leading to that ultimate outward and inward simplicity which enables the heart to see. We must bend down, spiritually we must as it were go on foot, in order to pass through the portal of faith and encounter the God who is so different from our prejudices and opinions - the God who conceals himself in the humility of a newborn baby...
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